
Il Bonus Casa 2019, fino alla fine di quest’anno, offre diverse agevolazioni fiscali per interventi edilizi e non solo. Si va dall’Ecobonus al Bonus Verde, dal Bonus Ristrutturazioni al Bonus Mobili, fino al Sismabonus. Scopriamo insieme le opportunità più importanti!
CHE COSA COMPRENDE IL BONUS CASA 2019?
La nuova legge di bilancio 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ed è pienamente operativa. Il Bonus Casa 2019 proroga fino a fine anno le misure di sgravio fiscale presenti nell’emendamento già in vigore nel 2018. A questo, aggiunge anche alcune novità. Ne deriva che chiunque desideri ristrutturare la propria casa potrà beneficiare ancora di diversi incentivi fiscali. Le agevolazioni (e quindi i rimborsi), riguardano diversi parametri di spesa. Eccone alcuni:
- interventi di ammodernamento
- miglioramento dell’efficienza energetica
- ristrutturazione edilizia (interni e aree verdi)
- acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici
- interventi di edilizia antisismica
In questo modo, è possibile progettare e modernizzare diversi tipi di immobili a condizioni di vantaggio. Analizziamo nel dettaglio i singoli settori di intervento e i relativi benefici.
AGEVOLAZIONI ECOBONUS 2019.
L’Ecobonus 2019, presente nel Bonus Casa 2019, è un provvedimento che concerne il miglioramento e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica degli immobili. Sono previste diverse detrazioni fiscali che consentono un risparmio fino al 65%in diversi ambiti di intervento. Ad esempio:
- riqualificazioni generali
- pannelli solari e fotovoltaici di ultima generazione
- installazione di caldaie a pompa di calore o a condensazione di classe A
- acquisto di un nuovo condizionatore
- operazioni di isolamento termico e acustico e coibentazione
- interventi di domotica
Le detrazioni invece si attestano al 50% nell’ambito delle schermature solari. Parliamo ad esempio dell’installazione di finestre e infissi, tende da sole, caldaie a termoregolazione non evolute e generatori ecologici a biomassa.
I tipi di immobili compresi nell’Ecobonus 2019 sono sia quelli ad uso residenziale che commerciale. Rientrano anche gli edifici condominiali (per cui le detrazioni possono salire fino al 70 – 75%), gli uffici e i negozi. Il tetto massimo di spesa può variare dai 30 ai 100 mila euro, in relazione all’intervento e alle dimensioni dell’immobile.

BONUS VERDE: OPPORTUNITÀ E DETRAZIONI.
All’interno del Bonus Casa 2019, troviamo diverse norme per incentivare la riqualificazione del verde urbano. Si tratta del Bonus Verde 2019. Le agevolazioni previste sono applicate alle aree verdi delle case e prevedono detrazioni Irpef fino al 36%. Sono compresi i lavori di ristrutturazione, cura e irrigazione di giardini e appezzamenti verdi privati. La spesa massima consentita all’interno del Bonus Verde è di 5.000 euro. Queste norme rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2019.
Nel caso si possedessero più immobili è possibile sommare le agevolazioni. I metodi di pagamento che consentono di beneficiare delle opportunità del Bonus Verde 2019 sono: bonifici bancari e anche postali, carte di credito, bancomat, assegni circolari.
Occorre prestare attenzione alla distinzione verde urbano e verde storico. Per quanto riguarda il verde urbano, i lavori dovranno essere considerati un rifacimento completo. Nel caso del verde storico i lavori dovranno qualificarsi come una nuova installazione o operazioni di tipo conservativo.

IL BONUS RISTRUTTURAZIONI.
Il Bonus Ristrutturazioni, inserito nel Bonus Casa 2019, riguarda importi massimi di spesa di 96.000 euro (ripartiti in 10 quote annuali), e consente una detrazione Irpef fino al 50%.
Le opportunità legate a questo bonus – attive fino alla fine del 2019 – riguardano restauri, manutenzioni straordinarie, ristrutturazioni edilizie e risanamenti conservativi. Ad esempio si possono effettuare lavori di conservazione e risanamento delle facciate, di ricostruzione di immobili danneggiati, di bonifica degli edifici dall’amianto e di realizzazione di posti auto e garage. Sono esclusi invece tutti gl’interventi di manutenzione ordinaria.
Il bonus ristrutturazioni copre anche l’installazione di impianti di sicurezza e videosorveglianza, gli interventi per la riduzione dell’inquinamento acustico all’interno degli immobili, la costruzione di ascensori e montacarichi, o di sistemi pensati per le persone con limitazioni di mobilità.
Consulta l’elenco completo dei lavori ammessi nella “Guida alle ristrutturazioni”, che trovi sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
BONUS MOBILI: ECCO LE AGEVOLAZIONI!
Ora passiamo ad un’altra categoria d’intervento: il Bonus Mobili. Questo provvedimento, compreso nel Decreto Casa 2919, prevede una detrazione Irpef del 50% su un totale massimo di spesa di 10.000 euro per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni). I mobili o gli elettrodomestici devono essere destinati all’arredamento di un immobile oggetto di ristrutturazione.
Può beneficiare di questa detrazione chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi nel 2019 ed ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2018.
Ancora due elementi importanti da considerare:
- La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito.
- Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

SISMABONUS: NOTEVOLI DETRAZIONI PER L’EDILIZIA ANTISISMICA.
Nel Bonus Casa 2019 è contenuto anche il Sismabonus, che destina ingenti agevolazioni fiscali per gli interventi edilizi antisismici, effettuati su immobili residenziali, condomini, locali industriali e commerciali.
Per accedere alle agevolazioni del Sismabonus 2019 è necessario che l’immobile sia localizzato in zone di classe 1, 2 o 3, per quanto riguarda la definizione del rischio di terremoti.
Le ristrutturazioni volte a ridurre la classe di rischio per i terremoti, dando maggiore sicurezza alla struttura, potranno beneficiare di una detrazione Irpef fino al 70%. Se gli interventi consentiranno di ridurre la classe di rischio di almeno 2 classi, potranno ottenere detrazioni fino all’80%! L’importo massimo da portare in detrazione è di 96.000 euro, con un sistema composto da 5 rate annuali, da presentare nella compilazione del 730, ex Unico, in base alla modalità del credito d’imposta.
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