
“Gli affitti per studenti sono un mercato vivace in Italia. Nei mesi estivi e non solo, migliaia di giovani cercano appartamenti in affitto nelle città universitarie”.
Oggi, nel mercato degli affitti per studenti in Italia, quali sono i trend principali? Come si posiziona Torino? E soprattutto, conviene davvero affittare casa agli studenti universitari? Leggete l’articolo, troverete tutte le risposte.
La situazione degli affitti per studenti in Italia.
Il mercato degli affitti per studenti, dato l’esiguo numero di alternative offerte dai campus, rimane molto vivo e spesso con “prezzi alti”. Secondo le rilevazioni dei principali attori immobiliari, però, è caratterizzato da un andamento disomogeneo a livello nazionale. In generale si evidenzia un calo dei prezzi degli affitti del 3%, ma ci sono realtà importanti come Milano, Bologna e Palermo che presentano aumenti rilevanti. A Palermo e Bologna, infatti, i costi da sostenere per gli studenti alla ricerca di una singola sono aumentati di oltre il 10%. In altre città universitarie come Pavia e Siena, invece, le cifre richieste si sono abbassate di circa l’8% rispetto al 2017. Non scendono soltanto i prezzi delle stanze in affitto. Varia anche l’offerta che, in alcune città, risulta in discesa. In Italia la media del costo mensile per l’affitto di una singola è di 402 euro.
I prezzi nelle principali città italiane.
La città di Milano conferma cifre da record, con una media di 543 euro al mese (+3% in un anno), con massimi che superano 600 euro nelle zone più centrali vicine alle università o ai quartieri più noti della movida. Roma, invece, offre soluzioni “più a buon mercato” per le stanze in affitto con un costo medio per singola di 428 euro (meno 2% in un anno). E Torino? Nella città della Mole gli appartamenti in affitto per studenti sono davvero vantaggiosi. La media degli affitti per una singola è di 287 euro e in generale si attesta un calo dei prezzi stimato intorno al 5%. Va sottolineato che tutte queste cifre variano molto in fretta, perché questo tipo di mercato è molto vivace e sempre “in movimento”.
Se fino a poco tempo fa il mese di settembre era nettamente il punto cruciale del mercato degli affitti per studenti, ultimamente i flussi della domanda e dell’offerta tendono ad essere più costanti per tutto l’anno. Questo è un dato molto importante per i proprietari di appartamenti che intendano fare parte di questo mercato.
Affittare a studenti conviene?
Gli affitti per studenti sono una modalità ormai consolidata e redditizia per i proprietari di immobili. A ben guardare, in questo mercato, ci sono più aspetti positivi che negativi. Innanzitutto, se si decide di affittare a studenti non si corre il rischio di avere a che fare con bambini piccoli. Spesso sono proprio loro la principale causa di danni agli appartamenti. Non solo. Ci sono diverse agevolazioni fiscali per chi decide di affittare a studenti. Entrando più nel dettaglio, sono previste agevolazioni sull’imposta di registro e, in materia di Irpef, è previsto uno sgravio di diversi punti percentuali. Però, per avere diritto a queste agevolazioni, l’immobile deve avere la categoria catastale A e il contratto d’affitto deve essere fornito solo agli studenti fuori sede.
Tale contratto può essere sottoscritto da uno o più studenti ed è prevista una durata inferiore rispetto a quella ordinaria. Alcune precisazioni: un appartamento per essere idoneo all’affitto per studenti deve presentare anche altre caratteristiche. Gli impianti elettrici devono essere sottotraccia e muniti di sistemi salvavita. Le caldaie a gas devono essere ubicate all’esterno o – nel caso siano al chiuso – in ambienti molto aerati o dotati di impianti di aspirazione. Tutta la manutenzione compete ai proprietari, fatta eccezione per gli interventi straordinari dovuti a danni procurati dagli inquilini.
Negli affitti per studenti la normativa è più snella.
Nel caso in cui si decida di affittare a studenti, la legge prevede una disciplina dedicata. Il contratto che coinvolge studenti universitari ha una durata minima di 6 mesi e una durata massima di 36 mesi. Lo possono sottoscrivere soltanto studenti fuori sede. Se ci sono più studenti affittuari, questi sono responsabili “in solido”, cioè devono pagare gli oneri condominiali e il canone contemplati nel contratto di locazione. E questo deve avvenire anche nel caso in cui uno di essi receda dal contratto prima del termine di scadenza. In questa specifica situazione, lo studente può essere sostituito con un altro studente, che subentra in tutto al contratto in corso.
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